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COMUNICATO STAMPA

Con l'accordo sottoscritto dalle due società emiliane si apre anche uno scenario molto importante per lo sviluppo del movimento giovanile di entrambe le franchigie.

Le difficoltà di questi ultimi anni hanno costretto molti sport in generale a sacrificare un po' di risorse umane e finanziarie, generalmente rivolte allo sviluppo del settore giovanile, per poter concentrare gli sforzi sulle prime squadre, notoriamente più appetibili per i media e gli sponsor.
Anche il football americano, purtroppo, non è stato esente da questo problema. Prova ne sono i numeri in calo di squadre iscritte ai tornei nazionali di categoria.

La novità introdotta dall'accordo tra Warriors e Vipers, certamente rivolto al costruzione di un Team senior che possa ambire ad un livello di competizione maggiore, é però anche quella di aver liberato risorse proprio da dedicare ai più giovani: maggiori spazi sui consueti campi di allenamento, nuovi allenatori utilizzando anche atleti appena ritirati dal gioco attivo e magari anche nuovi dirigenti provenienti proprio dai bacini familiari delle nuove leve, sono tutte fondamentali opportunità per la realizzazione di un importante sviluppo del reclutamento delle Academy formative che i due presidenti hanno definito ognuno all'interno della propria community.
E' una grande opportunità sull'asse della via Emilia; giovanissimi bolognesi e pari età modenesi, possibilmente attratti dalle sorti di un Team senior ancora più competitivo, avranno un programma di crescita molto più organico rispetto al passato con la possibilità di iniziare gli allenamenti e la formazione immediatamente alla riapertura in gennaio e non più solo a maggio come si era soliti fare nelle passate stagioni.

Le due dirigenze hanno preteso che questo accordo si sviluppasse esclusivamente per il settore senior, proprio per potersi concentrare, ognuno in forma completamente autonoma, anche allo sviluppo di tutto il movimento giovanile.

Il football del domani deve poter contare su ragazzi che provengono dai bacini delle stesse società restringendo al massimo l'utilizzo di professionalità esterne, certamente oggi ancora molto utili, ma decisamente più onerose.